Esercizi dell‘Osteopata per l’anca
Dolore all’anca e osteopatia
Se soffri di dolore all’anca avrai notato come questo possa essere invalidante anche solo per il semplice motivo che l’articolazione dell’anca viene messa sotto stress nelle posizioni che utilizziamo abitualmente, quali lo stare seduto, il camminare ma anche il dormire su un fianco.
Quali sono le cause più comuni di dolore all’anca?
Tra le più comuni troviamo sicuramente l’artrosi che altro non è che una degenerazione della cartilagine articolare che porta in seguito ad un consumo dell’articolazione stessa (vuoi approfondire l’argomento? Leggi il mio articolo su artrosi ed osteopatia!).
Vi sono altre patologie ortopediche molto comuni che possono indurre in sofferenza in paziente: ad esempio un conflitto femoro acetabolare, in inglese impingement, in cui il collo del femore tende a toccare in alcune posizioni l’acetabolo che fa parte dell’osso del bacino. Questa condizione può poi portare ad un problema degenerativo artrosico nel tempo.
Un’altra patologia comune è la trocanterite, nel quale si viene a creare un’infiammazione a livello della protuberanza del femore chiamata appunto trocantere, sul quale si inserisce gran parte della muscolatura glutea compreso il piriforme; tale condizione è benigna, ma nella fase acuta può portare il paziente a soffrire soprattutto la notte ed a non potersi sdraiare sul fianco affetto da infiammazione.
Infine, in generale, l’anca è un’articolazione che tende a soffrire negli sportivi, soprattutto i corridori, per l’aumentato carico richiesto da uno sport quale il podismo (leggi il mio articolo su infortuni ad anca e bacino nei corridori!)
Senti dolori all’anca? Fai fatica a muoverti o non riesci a camminare bene?
Dopo quanto detto sopra risulta molto importante svolgere degli esercizi mirati dell’anca per poterne migliorare la mobilità e ridurre al minimo le problematiche infiammatorie, sia acute che croniche, andando a mobilizzare il liquido sinoviale presente nell’articolazione!
Bada bene però: non esagerare e soprattutto rivolgiti ad un osteopata che può verificare il tuo problema ed aiutarti!
Contattami per programmare la tua prima visita dell’osteopata. Sono osteopata a Milano e Segrate!
Ecco degli esercizi consigliati dell’Osteopata per l’anca!
ESERCIZI (CLICCA SULLE IMMAGINI SOTTOSTANTI PER APRIRE I VIDEO)
1. TRAZIONE DELL’ANCA (TESTA DEL FEMORE) IN ANTERIORITA’
Questo esercizio serve per mobilizzare la testa del femore (anca) in anteriorità. Può essere effettuato con degli elastici o una cinghia per bagagli. Mantenere la tensione per almeno 10 secondi. Da ripetere 5 volte.
2. STRETCHING MUSCOLI ADDUTTORI
Questo esercizio serve per effettuare lo stretching dei muscoli adduttori. Mantenere la posizione per almeno 30 secondi. Da ripetere 5 volte.
3. STRETCHING PIRIFORME
Questo esercizio serve per aumentare la lunghezza del muscolo piriforme. Sdraiarsi sul letto, sul divano o eventualmente per terra; piegare le gambe e posizionare il piede dallo stesso lato del piriforme da trattare sul ginocchio opposto, quindi portare a sè le gambe con una presa sulla coscia opposta. Mantenere la posizione se possibile almeno 30 secondi ed aumentare la flessione delle gambe nel tempo per aumentare lo stretching. E’ possibile svolgere due varianti per aumentare lo stretching del piriforme:
– #2 dalla posizione sopra descritta inclinare le gambe dal lato opposto rispetto al piriforme che si sta allungando
– #3 sempre partendo dalla prima posizione descritta, utilizzare il gomito per spingere il ginocchio dallo stesso lato del piriforme da trattare verso il dietro
E’ possibile utilizzare le due varianti insieme per aumentare ancora di più la sensazione di allungamento del muscolo stesso.
4. INIBIZIONE DEL MUSCOLO PIRIFORME CON PALLINA DA TENNIS
Questo esercizio serve per rilasciare le tensioni presenti a livello del muscolo piriforme. Prendere una pallina da tennis e posizionarla nella zona dolente del gluteo; posizionarsi sdraiati o per terra o su un divano / letto se questi ultimi non risultano essere troppo molli. Mantenere la posizione finchè non si avverte un rilascio a livello del punto dolente e quindi meno dolore; l’esercizio può durare qualche minuto. E’ possibile trovare altri punti dolenti nella zona in cui rieffettuare la procedura sopra descritta.