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Trattare le cicatrici con l’osteopatia

Trattare le cicatrici con l’osteopatia è una tra le mansioni che svolgo più di quanto si possa immaginare nel mio studio di osteopata a Milano!

Questo perché le cicatrici possono avere grande importanza sia nell’insorgenza di alcuni dolori muscolo-scheletrici, come ad esempio la lombalgia, sia nell’alterazione della corretta mobilità degli organi adiacenti!

Se segui il mio blog avrai sicuramente già letto il mio articolo in cui parlo di osteopatia viscerale e di organi, altrimenti ti consiglio di leggerlo!

Cosa sono le cicatrici?

La guarigione delle ferite rappresenta la capacità del nostro organismo di riparare un tessuto leso.

Essa può aver luogo per:

-rigenerazione

-sostituzione (formazione della cicatrice)

Se il tessuto danneggiato non è in grado di rigenerarsi o se le strutture di supporto del tessuto sono gravemente danneggiate, la riparazione si verifica attraverso la deposizione di tessuto connettivo (fibroso), un processo che termina con la formazione della cicatrice.

Trattare le cicatrici con l’osteopatia

Quali problemi possono causare le cicatrici?

Tra le conseguenze più frequenti che una cicatrice chirurgica possa portare troviamo la formazione delle aderenze cicatriziali, in cui i vari piani tissutali fanno fatica a scorrere tra di loro.

Queste aderenze non sono altro che fasci di nuovo tessuto fibroso che possono unire in maniera non corretta sia due parti distinte di uno stesso organo sia zone tissutali distinte seppur vicine.

Ciò può comportare, come accennato nell’introduzione, a delle problematiche prettamente viscerali dovute ad una minor mobilità dell’organo, sia a delle conseguenze proprio sulla struttura del corpo quali muscoli, tendini, legamenti come ad esempio rigidità, dolori, ridotta flessibilità.

Trattare le cicatrici: cosa può fare l’osteopatia?

L’osteopatia può sicuramente essere utile in caso di cicatrice proprio perchè va a migliorare sia l’elasticità della cicatrice stessa che la funzionalità della zona interessata.

Il trattamento risulta essere maggiormente di tipo fasciale proprio sulla cicatrice (lo sapevi che spesso il paziente, durante la manipolazione, riferisce una sorta di formicolio/prurito nella zona trattata?), ma anche di tipo viscerale a seconda del viscere coinvolto.

Perché la cicatrice da taglio cesareo può causare mal di schiena?

L’esempio classico di come una cicatrice possa andare a scompensare la meccanica vertebrale è rappresentato dalla cicatrice da taglio cesareo: basti infatti sapere che nella zona esiste una fascia chiamata sacro-retto-genito-pubica che unisce sacro, retto, utero e pube.

Un taglio cesareo può quindi creare delle tensioni che si ripercuotono da anteriormente a posteriormente fino al sacro, che altro non è che la parte iniziale della colonna vertebrale su cui poggia la lombare, e quindi il soggetto sarà più propenso a soffrire di lombalgia da alterata biomeccanica di questa fascia poiché la muscolatura andrà in sovraccarico. Potranno poi nel tempo scaturire problematiche viscerali a carico di intestino ed apparato riproduttivo femminile.

 

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Lordosi, cifosi, scoliosi: i consigli dell’osteopata!

Capita molto spesso nel mio studio di osteopata a Segrate che i pazienti, appena entrati, mi dicano “dottore ho la lordosi”, “dottore ho la cifosi” oppure “dottore ho la scoliosi”, imputando i loro dolori a queste caratteristiche della loro colonna vertebrale.

Ma sarà veramente così? Andiamo a scoprirlo insieme approfondendo prima che cosa si intende con i termini lordosi, cifosi e scoliosi!

Che cos’è la lordosi?

La lordosi è una curva fisiologica presente a livello della spina dorsale, più precisamente nei tratti lombare e cervicale. I segmenti vertebrali in lordosi sono i più mobili.

Che cos’è la cifosi?

La cifosi è una curva fisiologica presente a livello della spina dorsale, più precisamente nel tratto dorsale; vengono considerate cifosi anche l’osso sacro e l’occipite a livello del cranio. I segmenti vertebrali in cifosi sono i meno mobili e servono per accogliere e proteggere i visceri (ad esempio a livello dorsale, e quindi nel torace, troviamo molti organi tra i quali il cuore, i polmoni, ecc…).

Che cos’è la scoliosi?

Se prima ho definito lordosi e cifosi come tratti fisiologici, ebbene la scoliosi non può essere definita tale, in quanto è una deformità vertebrale data un’alterazione delle curve rachidee sul piano frontale e come tale rientra in un quadro patologico. La curva scoliotica è una curva in lateralità della colonna vertebrale.

Lordosi, cifosi e scoliosi creano dolore?

Come abbiamo appena visto, avere la lordosi e la cifosi è una cosa normale, sarebbe anormale il contrario in quanto sono curve presenti in tutti gli esseri umani! Infatti queste curve servono per attutire le forze gravitazionali che pesano sulla colonna vertebrale. Discorso a parte merita invece la scoliosi.

Il problema si pone quando si ha un aumento (a volte anche una riduzione) di lordosi e cifosi: in tal caso ci troveremo di fronte a delle curve chiamate ipercifosi ed iperlordosi.

Cause dell’ipercifosi

La maggior parte di queste alterazioni ha una causa posturale, ma in alcuni casi quali il morbo di Scheuermann è possibile avere un’ipercifosi su base patologica, in quanto le vertebre assumono una deformazione a cuneo che porta alla cosiddetta gobba. Un’altra causa molto comune è data dal crollo vertebrale (se non sai di cosa sto parlando approfondisci l’argomento leggendo il mio articolo sulle vertebre schiacciate ed il ruolo dell’osteopata!)

Lordosi, cifosi, scoliosi: gibbo da ipercifosi

Cause dell’iperlordosi

Anche l’iperlordosi può avere nella maggioranza dei casi una causa posturale oppure essere una conseguenza di processi patologici a carico della colonna vertebrale e del bacino, come ad esempio fratture, rachitismo

Lordosi, cifosi, scoliosi: iperlordosi posturale

Cause della scoliosi

L’insorgenza della scoliosi non è per forza attribuibile a qualche patologia, ma può presentarsi anche in soggetti sani. E’ sicuramente più probabile riscontrare una scoliosi in un soggetto avente un familiare che ne soffre, quindi su base congenita. Colpisce più spesso i soggetti giovani nella fase di preadoloescenza tra i 9 ed i 15 anni.

Se ti stai chiedendo anche tu se il nuoto fa bene per la scoliosi ti consiglio di leggere questo approfondimento sul nuoto e i consigli dell’osteopata.

Lordosi, cifosi, scoliosi: radiografia della colonna con scoliosi

Che cosa fa l’osteopata in caso di iperlordosi, ipercifosi e scoliosi?

Innanzitutto è bene precisare come il trattamento sia multifattoriale, ovvero comprende ginnastica posturale, rieducazione motoria e terapia manuale quale l’osteopatia.

E prima di intraprendere tale percorso è buona cosa rivolgersi ad uno specialista quale l’ortopedico per avere un parere medico e magari lo svolgimento di esami strumentali quali radiografia, risonanza magnetica

L’osteopata potrà rendere più funzionali i tratti in questione andando a mobilizzare le zone in cui è presente rigidità e andando a ridurre le tensioni muscolari, il tutto senza pretendere di andare ad eliminare la curva disfunzionale! Questo porta sicuramente ad un beneficio da un punto di vista del dolore.

Lo scopo dell’osteopata è quello di mantenere il più mobile possibili le articolazioni, evitando sovraccarichi sia a livello delle articolazioni vertebrali, sia a livello dei tessuti molli periarticolari.

E’ sicuramente importante approcciare queste “deformazioni” per tempo, soprattutto nei soggetti preadolescenti, per evitare problematiche future alla colonna vertebrale.

 

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Osteopatia: un grande aiuto per i giocatori di padel

Il padel va di moda ed hai deciso anche tu di provare a praticare questo sport, ma ti sei reso conto di soffrire di qualche dolorino alla schiena durante o dopo la partita oppure di percepire un senso di pesantezza e poca mobilità a livello di anche e bacino? Tutto ciò non ti permette di esprimerti sul campo da gioco come vorresti e ti piacerebbe migliorare la qualità delle tue giocate e di evitare di avere dolore? Se si sei nel posto giusto! Infatti nel mio studio di Osteopata a Milano e Segrate mi capita sempre più spesso di trattare persone che giocano a padel! L’osteopatia può essere di grande aiuto per i giocatori di padel!

Prima di capire come l’osteopata possa aiutarti nel raggiungere i tuoi obiettivi facciamo un po’ di chiarezza sul padel.

Che cos’è il padel?

Il padel, versione alternativa del paddle nato a New York,  è uno sport che si gioca in doppio con due atleti per squadra. Vi sono delle somiglianze con il tennis, quali il  campo diviso in due parti da una rete, ma a differenza di esso, i quattro lati del terreno sono delimitati da pareti trasparenti che fanno parte dell’area di gioco e sulle quali la pallina può rimbalzare.

La palla, dopo aver toccato terra, può rimbalzare sulla parete avversaria restando ancora giocabile fino a che non cada definitivamente.

Altra differenza col tennis è che il servizio non avviene dall’alto, ma dal basso dopo un primo rimbalzo della palla al quale segue il colpo con la racchetta, chiamata “pala”.

 

Osteopatia: un grande aiuto per i giocatori di padel

Il sistema di assegnazione dei set, dei game e dei punti è uguale a quello del tennis.

Questo gioco ha preso molto piede nell’ultimo periodo ed infatti si possono notare numerose strutture che permettono lo svolgimento di tale sport, sia a Milano (padel Milano – #padelmilano) sia a Segrate (padel Segrate – #padelsegrate). Addirittura il noto calciatore del Milan, Zlatan Ibrahimovic, ha aperto proprio a Segrate il suo Padel Zenter.

Gli infortuni nel padel

Il rovescio della medaglia sono ovviamente gli infortuni ; ma vediamo più nello specifico cosa può accadere: sono stati riscontrati rotture e/o lesioni del tendine di achille, lesioni muscolari (ne esistono di vari tipi, in ordine di gravità troviamo strappo, stiramento, elongazione, contrattura) soprattutto a livello del polpaccio.

Un’altra struttura molto sollecitata risulta essere il ginocchio in quanto viene stressato dalle molteplici rotazioni, con possibili conseguenze quali le lesioni del legamento crociato anteriore, e perché no, dei menischi. Sono le donne a soffrirne di più avendo le ginocchia più in atteggiate più in valgo.

I cambi di direzione repentini inoltre portano anche a varie distorsioni di caviglia (approfondisci l’argomento leggendo il mio articolo su distorsione di caviglia ed i benefici dell’osteopatia!), dolori alla schiena ed alla cervicale.

Essendo poi uno sport in cui si fa uso di una racchetta, è molto probabile avere delle problematiche a livello degli arti superiori, più nello specifico a livello del gomito dove si incappa maggiormente in tendiniti (gomito del tennista – epicondilite e/o gomito del golfista – epitrocleite. Vedi anche osteopata cura gomito), ma anche a livello di spalla dove possono andare in sofferenza i muscoli della cuffia dei rotatori, ma non solo.

L’utilizzo di una buona racchetta può ridurre le sollecitazioni agli arti superiori. Tra le più rinomate troviamo sicuramente:

  • Adidas metalbone carbon
  • Siux electra st2
  • Head speed pro x
  • Wilson bela pro v2

Infine bisogna anche tenere a mente lo spazio di gioco ristretto che può portare a possibili traumi da contatto.

Alcune delle tematiche trattate fin qui fanno capo all’ortopedico, ma qualora non vi sia una lesione allora è qui che l’osteopata può entrare in gioco.

L’osteopatia può essere d’aiuto per i giocatori di padel?

Il grosso lavoro dell’osteopata risiede nella prevenzione degli infortuni andando a migliorare la condizione dell’atleta, che spesso poi atleta non è, bensi è uno sportivo improvvisato che gioca a padel con gli amici. Oltre a lavorare sulle tendiniti prima descritte, l’osteopata lavorerà le distorsioni di caviglia (qualora non vi sia una frattura) e cercherà di ridurre le tensioni e le disfunzioni di mobilità presenti nel corpo; il tutto a 360 gradi, perché l’osteopata non tratta solo la zona del sintomo, ma più in generale il corpo come entità a sé, riducendo le tempistiche di guarigione dall’infortunio.