Cistite: può l’osteopatia esserti d’aiuto?
Ultimamente hai riscontrato un bruciore durante la minzione associato ad un bisogno persistente ad urinare in piccole quantità? Potrebbe essere una cistite!
Lo sai che l’osteopatia potrebbe esserti d’aiuto?
Come dici? Non ne eri a conoscenza? Ebbene si, l’osteopatia può essere una valida terapia integrativa al trattamento standard basato sulla somministrazione di antibiotici, specialmente in quei casi in cui l’infezione è recidivante portando il paziente a soffrire di cistiti ricorrenti!
Che cos’è la cistite?
Con il termine cistite si indica un’infezione, perlopiù batterica, della vescica.
In alcuni casi può anche essere una conseguenza sia dell’utilizzo di prodotti per l’igiene intima irritanti sia di alcuni farmaci.
Quali sono le cause della cistite?
La causa più comune di cistite è data dal batterio Escherichia Coli presente normalmente nell’intestino, il quale nella maggior parte dei casi raggiunge la vescica passando per via esterna ed attraversando l’uretra, il canale che permette il deflusso dell’urina dalla vescica verso l’esterno. Essendo l’uretra femminile più corta di quella maschile, risultano essere maggiormente le donne a soffrirne.
Quali sono i sintomi di una cistite?
- Aumentata frequenza nell’urinare
- Urinare in piccole quantità
- Bruciore nell’urinare
- Eventuale presenza di sangue nelle urine
- Sensazione di pressione nell’area del piccolo bacino
- Febbre (non sempre presente)
L’osteopatia è utile in caso di cistite?
Assolutamente si! Prima però di approfondire l’argomento è bene specificare come la terapia antibiotica sia quella più praticata, ma che a lungo andare può portare a problematiche di antibiotico resistenza, ovvero quando l’antibiotico non ha più effetto per colpa dell’uso eccessivo.
E’ quindi buona cosa cercare di integrare con metodiche alternative, tra le quali troviamo appunto l’osteopatia ma non solo!
Per capire come il trattamento osteopatico possa essere d’aiuto ad una persona che soffre di infezioni ricorrenti alla vescica bisogna un attimo fare un breve excursus anatomico: l’urina si forma nel rene a seguito del filtraggio del sangue nel rene stesso.
Risulta quindi di fondamentale importanza la mobilità del rene durante la respirazione diaframmatica (in inspirazione il rene scende ed in espirazione il rene sale). Tale movimento è guidato dal muscolo psoas che in osteopatia viene definito il binario del rene (approfondisci l’argomento con il mio articolo sul mal di schiena e psoas)! Quando ci troviamo in presenza di un aumento della pressione addominale, in associazione ad una ridotta tenuta del comparto anteriore muscolare addominale, la fascia renale che avvolge il rene non riesce più bene a mantenere in sede il rene stesso e questo comporta una tensione a livello sia dell’uretra che degli ureteri.
Lo scopo dell’osteopata sarà sicuramente quello di normalizzare la fascia renale e di ripristinare un equilibrio pressorio addominale in modo tale da ridurre le tensioni a livello dell’uretere e migliorare la meccanica del flusso di urina.
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