Caldo e freddo: l’osteopata consiglia
Quanti di voi si sono chiesti, dopo aver subito un trauma o a seguito dell’insorgenza di un dolore, “è meglio mettere il caldo o il freddo?”. La risposta non è così semplice come possa sembrare! Vediamo cosa dice la letteratura scientifica e cosa ne pensa l’osteopata!
Crioterapia o termoterapia: cosa dice la letteratura
Le strategie di trattamento non farmacologico per le lesioni muscoloscheletriche acute hanno l’intento di ridurre il dolore e di promuovere la guarigione al fine di facilitare il ritorno alla normale funzione e attività. La terapia del caldo (termoterapia) e del freddo (crioterapia) sono spesso utilizzate per tale scopo, anche se vi è un’importante confusione su quale modalità (caldo vs freddo) usare e quando usarla.
La maggior parte delle raccomandazioni per l’uso della crioterapia e della termoterapia si basano sull’esperienza empirica, con prove limitate a sostegno dell’efficacia di modalità specifiche.
- Crioterapia
La crioterapia risulta essere più efficace se applicata dopo una lesione od un trauma come ad esempio una distorsione di ginocchio o di caviglia, piuttosto che uno strappo muscolare.
Gli effetti fisiologici della terapia del freddo comprendono la riduzione del dolore, la vasocostrizione (riduzione del calibro del vaso sanguigno con conseguente riduzione del flusso sanguigno), la riduzione dello spasmo muscolare e dell’edema infiammatorio (raccolta di liquido durante l’infiammazione che porta a gonfiore).
Le strutture che vanno maggiormente incontro a fenomeni infiammatori sono i tendini, tra cui il tendine di Achille, i tendini dei muscoli estensori del polso durante l’epicondilite (non hai mai sentito parlare di epicondilite? Leggi il mio articolo su epicondilite ed osteopatia!) ed i tendini dei muscoli della cuffia dei rotatori della spalla.
Esistono prove limitate a sostegno dell’uso della terapia del freddo a seguito di lesioni muscoloscheletriche acute e indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata quali i DOMS (non sai a cosa mi sto riferendo? Approfondisci l’argomento leggendo il mio articolo sul perché fanno male i muscoli dopo l’allenamento!).
- Termoterapia
Gli effetti fisiologici della terapia del calore includono sollievo dal dolore, aumento del flusso sanguigno con conseguente maggior ossigenazione dei tessuti, del metabolismo e dell’elasticità dei tessuti connettivi. Esistono prove complessive limitate a sostegno dell’uso del calore locale in generale; tuttavia, è stato dimostrato come la terapia con bendaggi termici fornisca sia una riduzione a breve termine del dolore e della disabilità nei pazienti con lombalgia acuta sia un sollievo dal dolore significativamente maggiore del DOMS rispetto alla terapia del freddo. Oltre a ciò è bene sottolineare come il caldo possa essere utile anche in caso di artrosi ed in presenza di una semplice contrattura muscolare; in questi ultimi due casi non è raro infatti che il paziente riferisca sollievo durante una doccia calda.
In generale permane comunque la necessità di approfondire gli effetti della termoterapia e della crioterapia sul recupero da lesioni muscoloscheletriche acute e DOMS.
Caldo e freddo: il punto di vista dell’osteopata
Abbiamo appena visto come non vi sia una linea guida specifica nell’utilizzo del caldo e del freddo.
E’ sicuramente buona cosa non utilizzare il freddo in problematiche muscolari, in quanto potrebbe portare all’aumento della contrazione muscolare con conseguente aumento della sintomatologia. Molti pazienti sono infatti soliti coprirsi il tratto cervicale per evitare di avere mal di testa causato da una contrattura della muscolatura cervicale da freddo.
E’ però consigliato usare il freddo in maniera repentina dopo un trauma (es. distorsione) per evitare che si crei un importante processo infiammatorio che possa poi mantenere la sintomatologia per più tempo del necessario.
Infine è importante utilizzare il ghiaccio con delle applicazioni brevi ma ripetute, come ad esempio metterlo 5 minuti e toglierlo 2 e ripetere l’operazione per un massimo di 3 volte, questo per permettere un miglior deflusso sanguigno nella zona colpita ed evitare un principio di congelamento dei tessuti a contatto con il freddo.
Per quanto concerne il caldo, esso viene consigliato per ridurre le contrazioni muscolari e quindi trova una vasta applicazione nelle lombalgie e nelle cervicalgie.
Caldo e freddo sono degli ottimi strumenti di cura naturale che vanno integrati in un contesto di manipolazione osteopatica; sarà poi l’osteopata a consigliarti nello specifico come utilizzarli, perché come non esiste un protocollo standard di trattamento osteopatico, non esiste un protocollo standard sull’utilizzo della crioterapia e della termoterapia.
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