DISCOPATIA – DEGENERAZIONE DISCALE ED OSTEOPATIA
Con il termine discopatia si indica una sofferenza del disco intervertebrale, il quale ha lo scopo di fungere da ammortizzatore tra una vertebra e l’altra.
Il disco è composto da due parti:
- una parte esterna rigida composta da anelli concentrici denominata anello fibroso
- una parte centrale simile ad un gel composta in gran parte da acqua definita nucleo polposo.
Quando il disco viene messo sotto stress sia per cause posturali piuttosto che traumatiche può andare incontro a lesioni ed è in questo caso che si inizia a parlare di degenerazione discale.
Esistono vari stadi di degenerazione:
- Derangement (il disco fa fatica ad adattarsi ai movimenti)
- Bulging (il disco comincia a prolassare)
- Protrusione (il disco appare più schiacciato rispetto agli altri e le fibre dell’anello fibroso si sfiancano)
- Ernia (si ha una rottura delle fibre dell’anulus fibroso ed il nucleo polposo fuoriesce; possono esserci a loro volta varie tipologie di ernia, di cui quella espulsa risulta essere la più problematica e seria)
L’osteopata può effettuare delle tecniche di rieducazione del disco in modo tale da farlo scorrere meglio durante i movimenti vertebrali, ma può anche consigliare degli esercizi mirati. Qualora però si fosse in una condizione importante con un interessamento degli arti inferiori o superiori allora è sempre meglio fare in primis una visita dal neurochirurgo.
Oltre ad un lavoro sintomatico sulla zona del dolore l’osteopata andrà a svolgere delle tecniche di riequilibrio posturale per far si che lo stress a livello del disco diminuisca, con lo scopo di ridurre anche l’infiammazione locale.