Osteopatia ed allattamento al seno: come trattare una sindrome da stretto toracico.
Il latte materno risulta essere il miglior alimento per il neonato, in quanto la sua composizione è migliore riguardo al latte vaccino, anche per la presenza di anticorpi che la mamma passa al bimbo.
Allattare al seno però, può portare a qualche disturbo alla mamma, come ad esempio formicolio alle mani e/o dolore a livello delle spalle e delle clavicole.
Spesso il formicolio viene ricondotto al tunnel carpale, un incarceramento del nervo mediano al polso; tale problematica porterebbe ad avere formicolio alle prime 3 dita nella parte palmare.
In realtà, in fase di allattamento, la maggior parte delle volte viene riferito un formicolio generalizzato alla mano e la causa può essere una sindrome da stretto toracico superiore.
Tale sindrome riguarda una compressione del fascicolo vascolo-nervoso a livello della muscolatura scalenica, del piccolo pettorale, dello spazio tra prima costa e clavicola ed eventualmente dalla presenza di una costa accessoria cervicale o megapofisi trasversa.
Oltre ad una sintomatologia alla mano, può essere presente una sensazione generale di intorpidimento e di formicolio all’intero arto superiore.
I sintomi possono presentarsi soprattutto durante la notte oppure dopo una posizione seduta prolungata.
Essendo un quadro clinico molto soggettivo, l’osteopata dovrà cercare di riprodurre la sintomatologia con una serie di tests, di cui il principale è il Test di Adson per la muscolatura scalenica.
Il trattamento sarà incentrato su una decompressione della zona con tecniche di inibizione e/o ad energia muscolare dei muscoli prima citati, oltre ad una normalizzazione di eventuali disfunzioni (malposizionamenti) delle vertebre cervicali C4-C5-C6, della prima costa e della clavicola. Il quadro verrà poi integrato con eventuali tecniche a livello del passaggio cervico-dorsale (C7-D1), scapola, sterno e dorsale alta.