ARTROSI DELL’ANCA ED OSTEOPATIA
L’artrosi dell’anca è una delle problematiche maggiormente riscontrabili in uno studio di osteopatia, ma anche di ortopedia.
Spesso i pazienti sentono parlare di coxartrosi, però poi non sono ben consapevoli di cosa si tratti ed è per questo che andremo ad approfondire l’argomento nei paragrafi successivi!
Prima di focalizzarci sull’anca andiamo a vedere cosa si intende in generale con il termine artrosi, in modo tale da approfondire i concetti che stanno alla base dell’alterazione articolare, indipendentemente dall’articolazione colpita.
Che cos’è l’artrosi?
Con il termine artrosi si intende una problematica in cui la cartilagine articolare si usura con conseguente avvicinamento dei capi ossei articolari e riduzione della mobilità articolare (se vuoi approfondire l’argomento leggi il mio articolo su artrosi ed osteopatia!).
Cosa si intende per coxartrosi?
Il termine coxartrosi indica semplicemente artrosi a livello dell’articolazione coxo-femorale, ovvero dell’anca. In questo contesto si viene quindi ad usurare la cartilagine presente sia sulla testa del femore che sull’acetabolo (porzione di bacino che ospita la testa del femore per andare a formare l’articolazione dell’anca).
Quali sono i segni e sintomi della coxartrosi?
Normalmente, in caso di artrosi all’anca, si vanno a perdere in primis i movimenti più grossi che l’anca svolge, ovvero la flessione di anca, l’extra rotazione di anca e l’abduzione di anca. Con il progredire della sintomatologia si possono poi perdere anche i parametri di intra rotazione di anca, piuttosto che di estensione o adduzione di anca.
Non sempre si riducono per primi i movimenti maggiori.
Oltre ad una riduzione del range di mobilità dell’articolazione, il paziente può riferire dolore spesso localizzato in zona inguinale e/o a livello del gluteo; nei casi più estremi il dolore può arrivare fino alla parte interna di ginocchio.
L’osteopatia può essere utile in caso di coxartrosi?
L’osteopatia può essere utile in quanto lo scopo del trattamento osteopatico in caso di artrosi in generale è quello di cercare di ridare un po’ di mobilità e funzionalità all’articolazione stessa e di ridurre la tensione della muscolatura articolare (nel caso dell’anca sicuramente la muscolatura glutea ed il piriforme, oltrechè gli adduttori di anca). Per fare ciò l’osteopata potrà avvalersi di uno strumento molto efficace per aumentare lo spazio articolare quale l’utilizzo di cinghie come indicato nelle tecniche Mulligan.
Inoltre l’osteopata andrà ad integrare il trattamento specifico sull’anca con una valutazione e quindi manipolazione del tratto lombare e del bacino, essendo le tre aree funzionalmente correlate.
Vi sono però casi troppo conclamati in cui è bene effettuare una visita da uno specialista, vedi l’ortopedico, che valuterà o meno l’inserimento di una protesi.
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