Fibromialgia: può aiutarmi l’Osteopata?

E’ un dato di fatto che negli ultimi dieci anni l’attenzione della comunità scientifica verso la fibromialgia sia aumentata notevolmente; in generale è stato dato maggior risalto ad una problematica che colpisce gran parte dei pazienti, ovvero il dolore cronico, di cui la fibromialgia fa parte. Non risulta essere da meno l’osteopatia, che ha visto incrementare le pubblicazioni a riguardo.

Se anche tu soffri di fibromialgia sei qui per capire se l’osteopata può aiutarti.. Capiamolo insieme!

Cosa si intende con il termine fibromialgia?

La fibromialgia indica un dolore sia nei muscoli che a livello delle strutture fibrose quali tendini e legamenti.

Risulta essere un disturbo molto invalidante e di difficile diagnosi poiché presenta dei sintomi simili ad altre condizioni cliniche.

Bisogna inoltre precisare che, anziché di fibromialgia, sarebbe più corretto parlare di sindrome fibromialgica in quanto i segni e sintomi di tale patologia possono essere presenti in contemporanea.

Segni e sintomi della sindrome fibromialgica.

• Dolori muscolari diffusi (iperalgesia)
• Dolore cronico diffuso (ne parlo anche ne L’Osteopata e il dolore cronico)
• Astenia (stanchezza)
• Rigidità articolare
• Disturbi del sonno e dell’umore
• Problematiche intestinali quali colon irritabile
• Difficoltà nel concentrarsi

Insomma, come è possibile capire dall’elenco sovrastante, la fibromialgia non è un “semplice” dolore cronico.

 

Come si fa la diagnosi di fibromialgia?

Lo specialista di riferimento risulta essere il reumatologo.

Essendo molti sintomi aspecifici, risulta essere una sindrome dal difficile inquadramento; non sono inoltre presenti test di laboratorio che permettano di effettuare la diagnosi di fibromialgia.
Bisogna inoltre considerare la possibile concomitanza di altre patologie quali il lupus eritematoso sistemico e la sclerosi multipla, due patologie autoimmuni.

All’esame obiettivo, il reumatologo, andrà alla ricerca dei tender points (punti muscolari dolenti alla palpazione) indicati nella figura sottostante. Si tratta di 18 punti dolorosi suddivisi in 6 anteriori e 12 posteriori. La presenza di 11 o più tender points positivi risulta essere un dato statisticamente significativo per la presenza della patologia.

Le cause della Fibromialgia

Non è nota una causa esatta di tale patologia; è possibile però pensare che possano essere coinvolti diversi fattori quali i biochimici, ormonali, psicologici…

L’ipotesi più plausibile risulta essere un’amplificazione delle sensazioni dolorose con conseguente difficoltà del cervello ad elaborare le stesse.

Terapia per la fibromialgia

Purtroppo, al momento, non esiste una cura specifica per la fibromialgia, bensì vi sono varie opzioni terapeutiche che permettono di tenere sotto controllo la sintomatologia; tali terapie risultano essere l’utilizzo di farmaci (antidepressivi, antidolorifici), tecniche di rilassamento ed esercizio fisico.

L’osteopatia mi aiuta nel trattamento della fibromialgia?

In un contesto multidisciplinare, quindi in maniera complementare con quanto espresso prima, sì!

Sono presenti in letteratura studi che propongono l’utilizzo dell’osteopatia in concomitanza a sedute di yoga, massaggio e agopuntura; tali studi riportano un miglioramento di quasi tutti i parametri studiati.

Lo scopo dell’osteopatia risulta essere il miglioramento della qualità di vita delle persone affette da tale sindrome, cercando di agire a livello delle zone dolorose riducendone le tensioni e migliorando le riduzioni di mobilità presenti a livello del corpo, il tutto riducendo le pressioni a livello dei muscoli e delle fasce (Cos’è la fascia?)

 

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