Quante volte vi sarà capitato di sentire Tizio dire che la postura e la bocca sono in relazione…ma è davvero così?
L’associazione tra postura, problemi a livello dell’articolazione temporomandibolare e malocclusione dentale è un argomento molto dibattuto, sia tra i clinici che tra la gente comune.
La letteratura scientifica ci viene in soccorso con evidenze molto chiare a riguardo, ma nonostante ciò, molti esperti non seguono tali indicazioni. Ne consegue poi che tanti pazienti credano che vi sia una netta correlazione tra questi tre elementi.
Cosa si intende per disordini temporomandibolari?
La IASP (International Association for the Study of Pain) ha definito i disordini temporomandibolari (Temporomandibular Disorder – TMD) un insieme di condizioni muscoloscheletriche e neuromuscolari che coinvolgono l’articolazione temporomandibolare (ATM), la muscolatura masticatoria e le strutture ad esse associate. Il dolore dato da questi disordini si palesa come dolore muscolare e/o articolare e peggiora durante le attività della mandibola, quali ad esempio la masticazione; inoltre può essere associato a disfunzioni biomeccaniche della stessa quali rumori articolari (crick crack mandibolari), blocco o limitazioni del range di mobilità.
Bisogna inoltre considerare che normalmente l’occlusione viene considerata come un’entità statica piuttosto che un qualcosa di dinamico conseguenti all’apertura ed alla chiusura della bocca.
I primi studi di gnatologia fanno capo al Dott. Beverly Mc Collum addirittura nel 1926, per poi proseguire nella metà/ fine del secolo scorso con la gnatologia ortodontica che considera l’occlusione perfetta un requisito fondamentale per non andare in contro a TMD.
Nei primi anni duemila vi è stata una svolta evidence-based in cui appare chiaro che la posizione dell’articolazione, e più nello specifico dei condili mandibolari, non sia in relazione a TMD.
Solo il 2,6% dei soggetti presenta un’occlusione “normale”, e tale “normalità” è riscontrabile sia in soggetti con TMD che non.
Se spostiamo il focus sulla relazione tra TMD e postura, appare chiaro come non vi sia una relazione tra l’occlusione e la postura del capo; semmai l’età del paziente influisce maggiormente sulla lordosi cervicale, con un aumento della stessa all’aumentare dell’età.
Allontanandoci dal tratto cervicale, ed in particolare a livello del torace, si nota come non vi sia correlazione tra asimmetrie della colonna vertebrale e anomalie unilaterali della mandibola.
Analisi posturali non hanno dimostrato l’associazione tra occlusione e postura del corpo in soggetti sani, né tantomeno un cambiamento nell’appoggio podalico.
Tuttavia fattori occlusali potrebbero comunque essere considerati come cofattori nello sviluppo di TMD.